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MakerSpace

scritta MaakerSpace@ScuolaOfficine Digitali Einstein”  è il laboratorio di fabbricazione digitale gestito dall’I.I.S. Einstein-Bachelet di Roma, realizzato all’interno del dismesso laboratorio di meccanica grazie al finanziamento di Fondazione Roma.  È prevista la sua futura apertura a tutti, in modo particolare agli studenti di zona e al pubblico interessato ad estendere e/o condividere le proprie conoscenze e competenze sulla fabbricazione digitale e ad esprimere la propria creatività.

Non fa ancora parte dei FabLab (Fabrication Laboratories), rete mondiale di oltre 270 laboratori locali aperti al pubblico equipaggiati con macchine per la fabbricazione digitale, ma ha l’aspirazione di  crescere fino a:

» Offrire spazi, macchinari e strumentazioni per sviluppare progetti individuali, comunitari ed imprenditoriali  per la creazione di prototipi e prodotti

» Promuovere la cultura digitale, la conoscenza e l’innovazione sociale e tecnologica nel territorio in cui opera

» Garantire l’assistenza alla fabbricazione digitale per tutti, Do It Yourself (fallo da te) e alla diffusione di un approccio open source alla produzione di processi e di conoscenza in generale

» Applicare i concetti di share, learn and make (condividere, apprendere e costruire) nell’esercizio delle sue attività.

Dallo scorso anno il makerspace ha una convenzione con “Officine Robotiche” che, con i suoi esperti, segue le attività di robotica che si svolgono nell’istituto presso il laboratorio.

Nel calendario sotto riportato sono evidenziate le occupazioni e le varie attività che si svolgono presso il laboratorio; per prenotare (vedere circ. n. 69) è necessario scrivere una mail a elearn@bacheleteinstein.gov.it

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Didattica e digitale

Il processo di apprendimento che si vuole sperimentare nel makerspace è ispirato alle teorie costruzioniste di Seymour Papert, secondo cui i giovani apprendono più facilmente costruendo artefatti e condividendo tra loro; l’attualizzazione di tali teorie è presente nel  progetto FabLab@School <https://tltl.stanford.edu/project/fablabschool> del prof. Paulo Blikstein, che ha messo a punto il modello di laboratorio di fabbricazione digitale applicato all’educazione, a cui si ispira anche la nostra sperimentazione didattica.
La prospettiva “costruzionista” di Papert (la convinzione che i bambini/giovani apprendano in modo più efficace quando costruiscono artefatti e condividono con i loro pari), l’approccio per problemi/progetti e la rivalutazione dell’errore  sono il cuore del progetto “MakerSpace@Scuola” attivato presso la sede “Einstein”.

L’applicazione alla didattica del pensiero “Maker” permette di potenziare lo sviluppo delle competenze logico-matematiche, scientifiche, linguistiche, sociali ed economiche. Questa modalità di lavoro può incoraggiare gli studenti a un approccio più partecipativo e coinvolgente di quanto ottenibile con la didattica tradizionale.
La gestione e l’uso autonomo del laboratorio, il lavoro per progetti, possono inoltre rafforzare negli insegnanti e negli studenti il senso di appartenenza alla scuola, grazie a momenti formativi in cui i confini tra i ruoli sfumano e la collaborazione fra pari è facilitata; nel MakerSpace suggeriamo il riuso degli oggetti (anche semplicemente tramite il reale recupero delle plastiche e la rigenerazioni del filo per la stampa 3D) e l’ottimizzazione delle risorse disponibili, che sono sempre finite.
Forte il risalto dato all’approccio positivo alla risoluzione dei problemi, dove l’errore viene considerato un momento di riflessione e non un fallimento (costruisci/prova, pensa, riprova).

Logo ODELe attività di Alternanza Scuola Lavoro, incentrate su progettazione e “realizzazione di prodotti/servizi”, costituiranno un ponte tra l’ambiente scolastico e il mondo esterno, poiché forniscono agli studenti competenze evolute e facilmente spendibili fuori dalla scuola.
A livello didattico, l’oggetto e il suo processo di creazione (tramite modellazione, stampa 3D, taglio laser o fresatura con CNC) divengono un pretesto per mettere in atto processi di analisi e autoanalisi e di “messa in pratica” di conoscenze e abilità.

I risultati ottenuti in laboratorio con questo tipo di attività verranno valutati esaminando il loro contributo sul livello formativo, sullo sviluppo delle competenze metacognitive e relazionali, sul potenziamento del pensiero logico, della capacità di astrazione e di problem solving.

Le caratteristiche principali associabili a questo genere di attività sono tre:

  • Una metodologia Tinkering, rappresentata dal ciclo di design Think- Make – Improve  (pensa-crea-migliora)  che prevede una prima fase di ideazione, una seconda fase di realizzazione e una fase finale di verifica e miglioramento; l’ultima fase porta alla ridefinizione del progetto iniziale e delle idee assunte in partenza.
    In questa attività ciclica l’errore e le ipotesi sbagliate offrono la possibilità di migliorare (positivizzazione dell’errore).
  • Una filosofia Sharing che incentiva la collaborazione e la condivisione della conoscenza e dove copiare un lavoro già fatto non significa “barare”, al contrario è una delle attività promosse, che sostiene e facilita il dialogo, che incoraggia i ragazzi a non temere gli sbagli, corretti dai loro stessi compagni.
    In questo contesto trovano spazio l’autoregolazione sociale, l’assertività e la responsabilità.
  • Un approccio Hacking che prevede di analizzare il funzionamento di certi oggetti, di scomporli e ricomporli e di utilizzare la conoscenza acquisita per creare cose nuove.

Nel laboratorio sarà disponibile connessione wi-fi aperta agli studenti e agli ospiti, un file server interno per la condivisione dei progetti e dei modelli sviluppati (che saranno comunque a disposizione anche sul sito del laboratorio e sui più diffusi repository) ed un “angolo elettronico” con strumentazione di misura virtualizzata, stazione saldatura, single board computer (Raspberry PI 3, Udoo dual), sistemi arduino (uno e due) e un piccolo magazzino di componentistica varia.

Struttura, apparecchiature e manuali

La dotazione del MakerSpace si compone attualmente (ottobre 2018) di

  1. due stampanti 3D delta Wasp 2040 + una delta Kossel
  2. una stampante 3D FabTotum (+ scanner 3D e fresa)
  3. Laser cutter
  4. fresa cnc
  5. notebook
  6. trituratore ed estrusore (recupero-riuso)
  7. NI VirtualBench + tablet
  8. Schede strumentazione virtuale red pitaya
  9. Single Board Computer (Raspberry PI 3, Udoo dual) + sistemi arduino (uno e due)
  10. apparati di rete (switch, router), file server (NAS), stampante laser a colori
  11. Arredi vari (nuovi e auto-costruiti)

Il laboratorio è suddiviso funzionalmente in zone di lavoro diverse

  1. stampa 3D
  2. fresatura
  3. laser cutter
  4. Lim + lavagna tradizionale
  5. saldatura e misure elettroniche;

è possibile vedere il MakerSpace dell’Einstein, in tutto il suo splendore, https://flic.kr/s/aHsm7BkjRW   😉
mentre il complementare “Lab. Olivetti” per l’impresa creativa è disponibile presso la sede Bachelet e si occuperà del supporto gestionale e del marketing del progetto.

MakerSpace@Scuola” vuole diventare un laboratorio di sperimentazione metodologica, tecnologica, sociale ed economica, rappresentando per il territorio un centro di diffusione della cultura e della creatività digitale ed uno stimolo al miglioramento continuo.

Vi aspettiamo!

Per informazioni, contatti e prenotazioni visite scrivete a:  elearn@bacheleteinstein.gov.it

N.B. L’apertura al territorio, esclusivamente in orario pomeridiano, sarà attivata presumibilmente nel 2019 con modalità che saranno comunicate successivamente ma che prevederanno un tesseramento, come per gli altri makerspace/fablab del Lazio.

Fonti:

  • Maker@Scuola – stampanti 3D nella scuola dell’infanzia (Indire)
  • OR – Officine robotiche
  • FabLearn, Stanford Graduate School of Education
  • Thinkering, Museo Scienza (MI)
  • FabLab l’organizzazione e FabLab.io lo spazio internazionale di connessione dei makers